DUE CHIACCHIERE CON….PETRA FANTI: “Il suo punto di forza? Determinazione e ambizione per il raggiungimento degli obbiettivi preposti”

Pubblicato il: 15/10/2014 – 18:18
Scritto da: Manuela Guaime
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Due grandi occhi verdi e un sorriso che conquista, ma non fatevi ingannare dall’aspetto perché in campo è tutt’ altra cosa.

Petra inizia a giocare nel Sinnai nel 2011, a soli 20 anni disputa il suo primo campionato in serie A. Con il suo fisico, il suo tiro e le sue caratteristiche offensive diventa una tra i più promettenti pivot della serie A. Nella stagione 2012-2013 parte spesso dalla panchina, ma non si scoraggia e continua ad allenarsi crescendo vistosamente di livello partita dopo partita. Nel campionato successivo diviene una dei punti forza della squadra, segnando 18 goal e dando un contributo importante nelle partite decisive.

Ha all’attivo una coppa Italia, una supercoppa italiana e 2 semifinali scudetto, risultati che non tutte possono vantare a 23 anni, ma lei resta con i piedi ben saldi a terra. Quest’anno mister Moi ne ha fatto uno dei cardini della squadra e lei non ha deluso le aspettative. È andata a segno già dalla prima gara con il PSN e dopo la prestazione del derby non troppo brillante, si è rifatta con un gran goal nella partita contro il Futsal Breganze.  Due goal in tre partite sono un ottimo inizio ma noi siamo certi che il meglio lo debba ancora mostrare.
Conosciamo meglio Petra Fanti dalle sue parole:

SCHEDA:

Nome: Petra
Luogo e data di nascita: Cagliari 11/06/1991
Ruolo: Pivot
Numero di maglia: 6
Numero di scarpe: 39-40
Gesto scaramantico prima della partita: Eseguire gli esercizi in coppia di riscaldamento pre-partita con Waleska
Numero goal nella stagione 2013/2014: 18
Sopranome: Pezz
Segno zodiacale: Gemelli
Canzone preferita: Mr Brightside (The Killers)
Libro preferito: Endurance. L’incredibile viaggio di Shackleton al Polo Sud.
Film preferito: 50 volte il primo bacio
Squadra del cuore: Cagliari
Colore preferito: Giallo
Cibo preferito: Riso al curry con salsiccia
Animale preferito: Maialino
Stagione dell’anno preferita: Estate
 
1. Petra raccontaci un po’ come sei diventata uno dei perni di questo Sinnai.
Questa è la mia quarta stagione al Sinnai, mi sento di aver fatto tanti passi avanti con sacrifici e sudore, ma non mi accontento mai.  Determinazione e ambizione per il raggiungimento degli obbiettivi preposti, non scoraggiarsi davanti ai momenti di caduta e dimostrarsi sempre disponibili ad ogni consiglio e/o diversa prospettiva. Questi sono i capisaldi che mi hanno fatto crescere e che continuo a sostenere tutt’ora. “
2. Hai disputato il tuo primo campionato di serie A a soli 20 anni, allenamenti, trasferte, insomma tanti sacrifici. A cosa hai dovuto rinunciare per il calcetto e per questo Sinnai?
“In realtà, non mi hanno mai pesato così tanto i sacrifici che ho fatto per il calcio a 5, semplicemente perchè è stata una scelta mia e priva di dubbi. Convivo abbastanza bene con la routine di allenamenti, partite e trasferte. Penso che davanti ad una passione così forte valga sempre la pena di sacrificare un pezzo del tuo tempo.”
3. Nelle stagioni passate hai avuto la fortuna di giocare con campionesse del calibro di Lucileia e Sofia Vieira, cosa ha significato per te? Cosa hai imparato da loro?
“E’ vero, riconosco di essere molto fortunata. Perchè a parte le grandi giocate, il livello eccelso delle prestazioni, da loro ho imparato che l’impegno sta nei piccoli dettagli; un passaggio finale, una marcatura da recuperare, una palla sospesa. Prima di pensare di fare un dribbling o di tirare al secondo palo, si deve pensare di dare il massimo su queste cose, perchè nella maggior parte dei casi è proprio da questi dettagli che nascono le azioni più importanti.”
4. Hai vinto con il Sinnai una coppa Italia e una supercoppa italiana, quale tra le due esperienze ti ha emozionata maggiormente?
“La Supercoppa italiana, a differenza della coppa Italia, l’ho vissuta “sentendo di più il parquet sotto i piedi”, inoltre ero una delle quattro superstite del Sinnai campione d’Italia. Credo che questi due fattori mi abbiano responsabilizzato maggiormente, suscitandomi emozioni diverse da quelle provate per la coppa Italia.”
5. Quest’anno la squadra e il mister contano molto su di te, infatti per ora sei l’unico vero pivot, tu cosa pensi di poter dare a questa squadra?
“Penso che per una giocatrice sia molto importante percepire la fiducia posta su di essa dalla società, amplifica gli stimoli. Posso solamente continuare a migliorarmi per contribuire ai progressi dell’intera squadra.”
6. A quale tua collega ti ispiri? Chi è il tuo modello?
“Non ho modelli particolari, ma sicuramente Lucileia e Sofia Vieira mi hanno aiutato a crescere tanto, soprattutto nel mio ruolo.”
7. Negli ultimi anni questa squadra ha raggiunto importanti obiettivi, quali pensi siano i punti di forza del Sinnai?
“La capacità di coesione, la comunicazione tra le giocatrici, la tenacia e la capacità di armonizzare le qualità di ognuna con le altre, ai fini del raggiungimento di un obbiettivo importante.”
8. Questa domanda forse è un po’ cattiva, ma c’è una tua compagna di squadra alla quale sei più legata?
“Non è cattiva, è più che normale che all’interno della squadra si creino legami più o meno forti. Waleska sicuramente è la compagna con cui ho condiviso e condivido più parti di me.”
9. L’ EQUIPO ha un portafortuna?
“Certo! Appare spesso nelle foto: è un pupazzo, il nostro Isolot.”
10. Come esulta Petra Fanti dopo il goal?
“Fino a poco tempo fa m’imbarazzava esultare. Adesso sono migliorata; alzo il pugno! Ahahah!”
11. Il calcetto per te non è tutto e la tua brillante carriera universitaria lo dimostra, sappiamo infatti che sei prossima alla laurea in scienze motorie. Quanto è stato difficile coniugare questi due grandi impegni?
“Non è stato tanto difficile, anzi, l’ho trovato istruttivo e interessante proprio perché il percorso di studi mi ha permesso di guardare lo sport, e in questo caso il mio, con una lente d’ingrandimento ben definita. I ritmi liceali, invece, sono rigidi e non sono gestiti in funzione degli impegni di ciascuno di noi. Ricordo benissimo l’anno della maturità; giocavo in serie C, tornavo a casa la sera tardi dagli allenamenti e mi mettevo subito sui libri, per poi svegliarmi alle 6.30 l’indomani. E’ stato tutto più semplice con l’autogestione del piano di studi universitario.”
12. Quali sono gli obiettivi futuri di Petra Fanti, insomma, “cosa vuoi fare da grande”?
“Sono proiettata verso un ambiente lavorativo fatto di sport e di giovani. Non escludo l’ambito dell’insegnamento, ma dovrò valutare diversi aspetti, come quello della specialistica.”
13. Un saluto ai tuoi tifosi e ai tuoi amici.
“Ringrazio e saluto tutte le persone che vengono a sostenerci al PalaGiotto, tifosi e amici. Anche quelli a distanza, che son parecchi. Ma soprattutto non smetterò mai di ringraziare i miei genitori, sostanza della mia forza.  E grazie a te Manuela, per questa bella iniziativa!”
Grazie a te Petra per la tua disponibilità e in bocca al lupo per il campionato.

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