DUE CHIACCHIERE CON….MAURA PINTOR: ”Il mio modello?Tutte le mie compagne di squadra hanno qualcosa da insegnarmi, dentro e fuori dal campo. Sono loro i miei modelli.”

Pubblicato il: 19/12/2014 – 15:21
Scritto da: Manuela Guaime
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Mestiere difficile quello del portiere, ruolo ingrato e di grande responsabilità, lo sa bene Maura Pintor, portiere del Sinnai classe ’91. La sua avventura tra i pali inizia alle scuole superiori, quando scopre la passione per il calcetto.

 Gioca nelle giovanili della Futsal Cagliari, poi nella Janas per un anno, e infine 5 anni fa arriva a Sinnai. Il suo percorso con il Sinnai inizia in serie C, si susseguono soddisfazioni e vittorie inaspettate. Arrivano per lei momenti indimenticabili come la promozione in serie A nella stagione 2010-2011, la Coppa Italia nella stagione 2012-2013, la Supercoppa Italiana e le semifinali nella F8 e nei play-off scudetto nella stagione successiva. Proprio in occasione dei play-off, nella semifinale scudetto, difende la porta del suo Sinnai contro la Lazio di Lucileia giocando una grande partita.
In questi anni si è allenata con colleghe di tutto rispetto come Anna Piras e Daniela Ribeiro, con loro, sotto la supervisione di Filippo Schirru suo preparatore da sempre, è maturata e cresciuta tecnicamente. Qualche domenica fa l’abbiamo vista impegnata in campo contro la Ternana, partita concitata e difficile nella quale ha ben figurato.
Conosciamo ora più da vicino il numero 22 del Sinnai Calcio a 5 Femminile.

Anteprima

 
SCHEDA:
Nome: Maura Pintor
Luogo e data di nascita: Cagliari 20 Ottobre 1991
Ruolo: Portiere
Numero di maglia: 22
Numero di scarpe: 39
Gesto scaramantico prima della partita: nessuno
Numero goal nella stagione 2013/2014: 0
Sopranome: Mau
Segno zodiacale: Bilancia
Canzone preferita: Ironic
Libro preferito: Il lato positivo
Film preferito: Vi presento Joe Black
Squadra del cuore: Cagliari
Colore preferito: Blu
Cibo preferito: Pizza
Animale preferito: Panda
Stagione dell’anno preferita: Autunno
1) Ciao Maura, la prima domanda è quasi scontata, perché hai deciso di fare proprio il portiere?
“I motivi sono tanti. Prima di tutto ho sempre avuto ottimi preparatori che mi hanno trasmesso la passione per questo ruolo. Mi piace la prospettiva dalla porta, riesco a vedere tutte le giocatrici con un solo colpo d’occhio. Mi piace collaborare con la difesa e chiudere l’accesso alla porta lavorando tutte insieme. E ovviamente mi piace il momento in cui riesco a evitare un gol avversario e salvare la mia squadra.”
2) Negli ultimi due anni ti sei allenata con uno dei portieri più forti del nostro campionato, Daniela Ribeiro, questo cosa ha significato per te?
“Dani è un grande esempio da cui c’è tanto da imparare. Ogni suo consiglio è prezioso, ma ancora più importante è che mi incoraggi sempre a dare il massimo in ogni esercizio dell’allenamento, a lottare per ogni pallone. Allenarsi con giocatrici di così alto livello è un’occasione da non lasciarsi sfuggire.”
3) Hai un modello tra le tue colleghe di ruolo? Chi?
“Non è solo uno. Tutte le mie compagne di squadra hanno qualcosa da insegnarmi, dentro e fuori dal campo. Sono loro i miei modelli.”
4) In questo periodo si parla tanto di Nazionale, secondo te, chi potrebbe difendere la porta della Nazionale Italiana?
“E’ una scelta difficile, ci sono molti portieri che meriterebbero la nazionale. Dovendone scegliere uno prenderei il portiere del Montesilvano Samira Ghanfili.”
5) Il Sinnai attualmente ha la miglior difesa del suo girone, per te Dani e Manu deve essere una bella soddisfazione, quanto è merito vostro?
“La difesa per me è il momento in cui la squadra deve essere più unita e pronta a mettere una pezza negli errori della singola giocatrice. Ognuna è responsabile per se stessa e per le sue compagne allo stesso tempo. Sicuramente il portiere è molto importante in queste occasioni: non solo è l’ultimo difensore, ma dà anche le direzioni alla difesa in campo e trasmette sicurezza alle compagne.”
6) Nella scorsa stagione durante le semifinali scudetto sei stata chiamata in campo in un momento delicatissimo per sostituire l’espulsa Daniela Ribeiro, cosa hai pensato in quel momento?
“All’inizio non ci volevo credere, è raro vedere un cartellino rosso nel calcio a 5, specialmente nei confronti di un portiere. Poi ho pensato che era arrivato il momento di dimostrare che tutti gli allenamenti e l’impegno pagano, anche nel momento in cui te lo aspetti di meno. Bisogna essere sempre pronti. Senza dubbio ho avuto qualche momento di panico iniziale, ma è passato appena ho visto arrivare la prima palla nell’area di porta.”
7) Come mai proprio il numero 22?
“Non ho mai fatto particolari richieste per i numeri di maglia. Mi è stato dato il 22 durante il mio primo anno in serie A e ho sempre tenuto quello, ma ormai mi ci sono affezionata.”
8) Tra le fila del Sinnai attualmente si contano tre portieri, come vivi tanta concorrenza? Tra di voi c’è competizione?
“La competizione non è sempre una cosa negativa, molte volte va presa come una sfida a dare più delle altre. Spesso ci alleniamo con ritmi altissimi, e ce ne rendiamo conto solo a fine allenamento quando siamo troppo stanche anche per fare la doccia. In ogni caso, ognuna di noi è sempre pronta a incoraggiare l’altra, e sappiamo che chiunque entri in campo la domenica sicuramente darà il meglio per la squadra.”
9) La tua partita più bella?
“Indubbiamente quella contro la Lazio è la partita che ricordo meglio di tutte. La più grande emozione però è stata in Supercoppa contro l’AZ Gold Women. Ho dovuto sostituire Dani che si è infortunata quasi alla fine della partita. Mancavano 78 centesimi di secondo e la mia squadra era sopra di un gol. In quel pochissimo tempo mi è arrivato un tiro, che ho parato. La mia partita è durata meno di un secondo ma esserci stata e aver mantenuto la concentrazione fino alla fine per me è stata una grande soddisfazione. Inoltre quella partita aveva un significato particolare per me e per le compagne di squadra che giocavano con me l’anno prima: essere lì significava onorare la Coppa Italia vinta, senza contare che proprio in quel campo, contro l’AZ, avevamo perso la semifinale scudetto.”
10) Filippo Schirru è il tuo preparatore da diversi anni, qual è il vostro rapporto? Quanto è stato importante nella tua crescita?
“Conosco Filippo da molti anni, dire che è solo il mio preparatore è riduttivo. Ha dedicato tanto tempo a insegnarmi il ruolo di portiere e migliorare la mia tecnica, e grazie a lui ho fatto grandissimi progressi. La sua esperienza mi è stata d’aiuto in svariate occasioni, ha un’ottima visione di gioco e spesso con i suoi consigli riesce a correggere i miei errori tempestivamente. Se sono arrivata qua, è in gran parte merito suo.”
11) Il Sinnai non sarebbe lo stesso senza….?
La determinazione. Ho visto partite vinte solo grazie alla grinta delle giocatrici della mia squadra, è una nostra caratteristica fondamentale. Senza quella non c’è Sinnai.
12) Tutti ti conoscono come una persona estremamente calma e ragionevole ma c’è una cosa che ti fa perdere davvero le staffe?
“E’ molto difficile farmi arrabbiare, lo ammetto. La mia caratteristica è la pazienza, ma anche se è tanta, è pur sempre limitata. La cosa che più mi infastidisce è quando la gente non usa la testa per ragionare.”
13) Un saluto ai tuoi tifosi e ai tuoi amici
“Ciao a tutti e grazie per aver letto la mia intervista ;)”
 
Ringraziamo Maura per la sua disponibilità e le facciamo un grosso in bocca al lupo per il campionato.

 

Manuela

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